Il sindaco di Londra Khan si scaglia contro la Brexit e chiede una sorta di ritorno nell’Unione europea, quantomeno una linea meno dura.
Sadiq Khan, il sindaco laburista di Londra si spinge molto in là riguardo alla Brexit. Il partito laburista, anche se dubbioso sulla scelta di uscire dall’Unione europea, aveva mantenuto sempre una certa prudenza. Ma ora il sindaco della capitale chiede senza mezzi termini di ripensare alla condizione del Regno Unito.
Il primo sindaco con radici pachistane e musulmane nella storia della capitale è appoggiato dall’elettorato liberale e anti-brexit della metropoli cosmopolita. Khan attacca la scelta e la linea dura degli ultimi governi Tories che si sono susseguiti in questi anni. Il sindaco ha accusato i conservatori di aver inflitto al Paese “un danno immenso” riferito all’uscita dall’Ue.
Ma il primo cittadino di Londra ha criticato anche, in maniera più indiretta, il leader labourista Keir Starmer che ha escluso la possibilità di una Brexit più soft rispetto alla linea più hard imposta dai Tories come una riadesione estera al mercato unico e all’unione doganale europea. Per il laburista il dibattito è chiuso e non intende riaprire un capitolo che ha causato divisioni in passato.
L’opinione pubblica ammette il fallimento della scelta
A spingere Khan verso questa aperta richiesta è anche l’opinione pubblica che sta constatando il fallimento della Brexit e sta dando segnali di ripensamento. Il Regno Unito sta vivendo un periodo di profonda crisi economica e sociale legata sia a fattori globali, una crisi che sta vivendo anche l’Europa e gli Stati Uniti, ma aggravati dall’addio all’Ue. Inflazione alle stelle e scioperi continui, l’instabilità politica dei governi, tutti fattori che hanno portato al crescente malcontento della popolazione britannica. Non solo i laburisti, ma anche i conservatori ora ammettono che non ha funzionato.
“Dopo due anni di negazione e di fuga dalla realtà dobbiamo confrontarci con la dura verità dei fatti: la Brexit non funziona. Ha indebolito la nostra economia, lacerato l’unione interna (fra le nazioni del Regno), sminuito la nostra reputazione” ha detto Khan. Secondo il londinese si può ancora tornare indietro, parzialmente e riparare a questo danno per riallinearsi con i vicini europei e “svoltare da questa Brexit hard ed estrema a una versione gestibile che sia al servizio della nostra economia e della nostra popolazione”.